La Commissione Iberoamericana per i Diritti Umani per lo Sviluppo delle Americhe (CIDHPDA por sus siglas en español), per voce del Presidente Commissario per l'America Latina e i Caraibi, Víctor Hugo Gutiérrez Yáñez, respinge le azioni militari contro civili innocenti, come accaduto recentemente a Culiacán, Sinaloa. Il quotidiano El Reforma ha pubblicato nel suo articolo principale del 24 ottobre 2024, immagini che mostrano un uomo che guidava il suo furgone in un viale del quartiere Miguel Hidalgo, a Culiacán de Rosales, quando è stato fermato da membri dell'esercito e della Guardia Nazionale (GN), che hanno cercato di giustiziarlo in modo extragiudiziale con il pretesto che stava trasportando presunti criminali.
Il video mostra uno dei soldati che ordina a un altro di uccidere il civile; tuttavia, secondo El Reforma, hanno desistito quando si sono resi conto della presenza di una telecamera di sicurezza che ha registrato l'intero incidente. L'uomo, che si fa chiamare Alexis, è stato colpito e successivamente portato davanti a un giudice per essere accusato di essere un provocatore di violenza nella capitale di Sinaloa.
Gli elementi del GN sostengono che Alexis avrebbe trasportato due uomini armati, che avrebbero sparato contro le forze federali. Tuttavia, il video catturato da una telecamera aziendale mostra che Alexis viaggiava senza accompagnatore. “Il giudice federale, dopo aver visto le prove, ha deciso di rilasciarlo e di dichiararlo non processabile”, ha riferito il quotidiano nazionale.
Durante la conferenza mattutina di giovedì 24 ottobre, la Presidente Claudia Sheinbaum è stata interrogata su questi eventi e ha assicurato che le indagini sono in corso e che il suo governo non permetterà “esecuzioni al di fuori della legge”. In seno alla CIDHPDA vigileremo affinché questo impegno venga rispettato, con l'obiettivo che i presunti responsabili di questa detenzione extragiudiziale vengano processati e che questo fatto rimanga come precedente affinché le detenzioni arbitrarie da parte dei militari non si ripetano.
Vale la pena notare che negli ultimi sei anni la letalità delle Forze armate si è intensificata; ciò può essere confermato dalle varie inchieste giornalistiche e accademiche che hanno documentato l'attività dell'esercito in compiti di pubblica sicurezza. La più recente è Permission to Kill, un'inchiesta giornalistica che documenta i casi di 1.524 vittime, uomini e donne senza legami con la criminalità organizzata, che non erano sospettati. Ognuno di loro è stato ucciso o fatto sparire impunemente.
Nei pochi giorni in cui l'attuale amministrazione è in carica, sei migranti sono stati uccisi dall'esercito in Chiapas durante un presunto scontro a Colima. Nel frattempo, durante un inseguimento a Nuevo Laredo, nel Tamaulipas, sono stati uccisi una ragazza, un giovane e un'infermiera.
Non possiamo tollerare alcuna azione dell'Esercito messicano e della Guardia nazionale che, direttamente o indirettamente, finisca per violare la dignità umana dei cittadini. È urgente rivedere le azioni militari, poiché queste azioni dimostrano la mancanza di protocolli che consentano di preservare la vita della popolazione.